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"Ingiustificato aumento delle indennità agli amministratori"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo

FAENZA - 29 lug - Eccovi il documento che il Consigliere Bruno Console Camprini ci ha inviato, con il quale vuole segnalare alla cittadinanza come la nuova amministrazione oltre ad un netto aumento degli "stipendi" per Sindaco ed Assessori, ha anche aumentato il numero degli Amministratori, portando ad un grossissimo aumento di costi per la comunità
(Segnaliamo a tutte le forze politiche e singoli consiglieri che potranno diffondere alla cittadinanza i propri interventi tramite FaenzaNet semplicemente inviandoceli per posta elettronica)


GRUPPO FORZA ITALIA-CCD COMUNE DI FAENZA

IL CONSIGLIERE INDIPENDENTE di ALLEANZA dei CITTADINI per FAENZA

BRUNO CONSOLE CAMPRINI email: bconsol@tin.it

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INGIUSTIFICATO AUMENTO DEL 27% DELLE INDENNITA’ DEGLI AMMINISTRATORI FAENTINI - la giunta non è certo in linea con il sentimento della stragrande maggioranza dei cittadini

A datare retroattivamente dal 28 maggio scorso, le indennità di funzione degli amministratori comunali faentini sono state aumentate di ben il 27%, nonostante che le retribuzione dei dipendenti degli enti locali nel triennio 1998-2000 abbiano beneficiato di un aumento medio annuale di circa 300 mila lire e che nello stesso periodo similmente sia accaduto per gli stessi stipendi del settore privato.

Rispettivamente, al lordo e mensilmente, il Sindaco, il vicesindaco, l’assessore - che non fossero lavoratori autonomi o dipendenti, di ente pubblico o privato, in aspettativa senza assegni - percepivano: 6.442.000, 4.831.000, 3.875.000. Con il nuovo trattamento i medesimi percepiscono: 8.240.000, 6.180.000, 4.944.000. Il vicesindaco percepisce il 75% dell’indennità fissata per il Sindaco, l’assessore il 60%. In più il Sindaco, a fine mandato, riceverà una specie di trattamento di fine rapporto sotto forma di una mensilità per ogni anno di attività come sindaco o, proporzionalmente, per frazione di anno. Qualora i medesimi siano dipendenti non in aspettativa percepiscono la metà della nuova indennità; non è il caso dei nostri amministratori uscenti, che erano e sono tutti dipendenti in aspettativa, né dei due nuovi assessori aggiunti agli altri, che sono lavoratori autonomi, quindi tutti i nove membri della giunta in carica, sindaco compreso, sono indennizzati con il 100% della nuova indennità di funzione.

Il sottoscritto ha criticato aspramente tale decisione giudicandola sostanzialmente "applicazione di una tangente" nell’ultimo consiglio del 26 u.s.. Ciò ha suscitato altrettanto aspra critica da parte dei capigruppo dei partiti che sostengono la maggioranza, invitandomi a "vergognarmi" di una tale affermazione. Io ho ribadito puntualmente il concetto, dicendo che ogni volta che i pubblici poteri stabiliscono a vantaggio diretto o indiretto dei partiti o dei loro rappresentanti benefici ingiustificati, nella sostanza, applicano delle tangenti sui cittadini, poiché essi vengono finanziati tramite il prelievo fiscale, e le chiamo "tangenti" perché direttamente o indirettamente servono a finanziare i partiti o comunque i politici.

La mia critica non è rivolta tanto al parlamento, il quale ha previsto un nuovo sistema di indennità che, anzicchè stabilire una indennità base massima, che era quella adottata dal Comune di Faenza, ha stabilito una indennità base variabile secondo diversi parametri, che, però, gli enti possono aumentare o diminuire a piacimento, con il solo limite di non superare annualmente la spesa dell’anno precedente del 20%. Su questo punto nutro dubbi che i conti – a Faenza- siano stati fatti correttamente, ma negli atti proposti si da atto del rispetto di tale parametro.

Tale scelta del Parlamento ha corrisposto a due giuste esigenze, da un lato di lasciare alla responsabilità degli stessi amministratori locali la definizione delle loro indennità, in applicazione del principio di autonomia; dall’altra di consentire una più ampia differenziazione, per rendere possibile una maggiore corrispondenza con la diversificata realtà dei più di 8.000 comuni, con popolazioni e realtà amministrative assai diverse, dal comune di 200 abitanti alle metropoli popolate da milioni di individui.

Ho criticato il fatto che a Faenza, dopo che la nuova Giunta ha aumentato di due i suoi membri, con una spesa sostanziale – sede, arredamento, attrezzature, segretaria, spese di trasferta, telefono, oneri previdenziali, ecc. – di circa 400 milioni all’anno, tenuto conto della sopra ricordata stabilità degli stipendi, così come dei guadagni della generalità dei cittadini italiani lavoratori autonomi o imprenditori, non era per nulla giustificato l’aumento stimato mediamente del 27% delle indennità di funzione dei membri di giunta, ma in realtà del 22,5% per il Sindaco, del 25,8% per il vicesindaco, del 27,5% per gli assessori. Si consideri, tra l’altro, che le indennità sono soggette ad adeguamento triennale in base all’andamento del costo della vita e che avavano già subito di un precedente cospicuo adeguamento.

Ho fatto presente che tale scelta, anche se seguita da molte amministrazioni anche di diverso colore non corrispondenza certamente all’opinione della maggioranza degli italiani.

Ho, altresì, criticato che nell’ambito delle competenze del Consiglio comunale la maggioranza abbia applicato lo stesso aumento fatto agli assessori anche al Presidente del Consiglio, che, in tutta evidenza, svolge una funzione i cui compiti – chiaramente definiti dalla legge – non superano certo neanche il 50% dell’impegno temporale medio che spetta ad un assessore, ancora più sfavorevole è il paragone in termini di responsabilità amministrativa specifica.

Ho anche criticato che vi sia stato un amento all’indennità fissata per i presidenti dei consigli di circoscrizione ed ho proposto che, tenuto conto di quanto deciso per il passato fosse mantenuta inalterata, cioè £ 966.306, ed al Presidente del Consiglio fosse corrisposto quanto fissato per la nuova indennità del Presidente del Consiglio di Circoscrizione, cioè £ 1.236.000 – il doppio in caso di aspettativa, cioè 2.472.000 – anzicchè le attuali £ 2.472.000 nel caso di dipendente non in aspettativa e di £ 4.994.000 negli altri casi e cioè quanto percepisce l’attuale Presidente che è dipendente in aspettativa.

Ho anche aggiunto che è stato grave, oltre che illegittimo, fare adottare in merito a tali aumenti dell’indennità una determina del competente dirigente, che ha applicato la tariffa base senza che vi sia stata alcuna decisione di giunta circa l’opportunità di decidere se aumentare o diminuire l’indennità base. Ho giudicato anche questo un caso di grave mascheramento e di mancanza di coraggio e trasparenza nelle scelte politiche, di cui da spesso testimonianza la maggioranza, come è avvenuto senz’altro per le nomine effettuate dal Sindaco.