Sabato 26 aprile prossimo al Palacattani
SI INAUGURA IL BUSTO IN MEMORIA DI VINCENZO CATTANI
L'opera
è stata realizzata dallo scultore faentino Silvano Fabbri
Sabato 26 aprile 2003, alle ore 11.00, al Palacattani, è programmata una breve cerimonia per l'inaugurazione del busto in bronzo dedicato al prof. Vincenzo Cattani, a cui è intitolato il palasport di via Graziola.
Il busto, opera dello scultore Silvano Fabbri, è posizionato all'interno del palasport, vicino all'ingresso principale. L'opera è stata realizzata gratuitamente dall'artista faentino, con il contributo della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza.
La cerimonia di sabato si aprirà con il saluto delle autorità poi, dopo la presentazione dell'opera, seguirà un ricordo di Vincenzo Cattani da parte del vice sindaco Elio Ferri e dell'assessore alle politiche dello sport Claudio Ronchini.
Vincenzo Cattani, maestro
dello sport, nacque a Faenza il 6 gennaio 1887. E' scomparso, sempre nella
nostra città, il 21 luglio 1965, all'età di 78 anni. Cattani è stato il “professore
di ginnastica” per antonomasia. Fu il primo insegnante di educazione fisica
di Faenza a diplomarsi presso l'Istituto magistrale di Educazione Fisica di
Roma. Ma fu anche valente atleta nella ginnastica artistica, disciplina nella
quale raccolse vittorie prestigiose: campione italiano juniores nel 1908 a
Piacenza e nel 1909 a Varese. Nel 1911, a Torino, trionfò nei Campionati internazionali
nella gara di metodo. Fondatore e dirigente di diverse società sportive in
tutta la Romagna, Vincenzo Cattani fu però, soprattutto, un grande uomo di
scuola. Insegnò educazione fisica per sessanta anni nelle scuole cittadine,
in particolare presso l'Istituto tecnico Oriani e l'Istituto Salesiano. Era
un grande istruttore di giovani, per lui l'educazione fisica era soprattutto
educazione interiore, formazione del carattere. Ha dedicato l'intera vita
allo sport - praticato e insegnato - formando generazioni di tecnici e di
educatori, lasciando una traccia permanente del suo lavoro ed insegnando ai
giovani come lo sport sia sacrificio, abnegazione e coraggio.
L'Ufficio Stampa