
MESTRE: Barasso n.g., Turone 6, Siviero 6.5, Pallanch 6 (1’ st Biskup 6), Monari 6, Scantamburlo 6.5, Favret 5.5 (st 31’ Grillo 6), Piovesan 6, Barban 5, Polesel 4.5, Arrieta 5.5. A disp.: Ciasullo, Baresi, Severi, Cannussi, Basso. All.: Galderisi. FAENZA: Domanico 8, Cavina 6, Zaccanti 6.5, Conficconi 5, Charini 6, Minardi 6, Lagorio 6, Bompan 6.5, Floccari 5.5 (44’ st Fontana n.g.), Mambelli 6 (4’ st Neri 6), Nonis 5.5 (23’ st Errani 6). A disp.: Brandi, Bianchedi, Pomini, Callisti. All.: Regno. ARBITRO: Angiuoni di Oristano 5.5. AMMONITI: Piovesan, Barban, Polesel, Arrieta, Chiarini. ESPULSO: 32’ st Conficconi per fallo da tergo. NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori 500 circa. Angoli 4-0 per il Mestre. MESTRE - Se quello che più interessava al Faenza dalla trasferta a Mestre era il pareggio, l’obiettivo è stato raggiunto in pieno (0-0), se invece si voleva trarre qualche indicazione positiva sotto il profilo del gioco bisognerà ancora pazientare. Sul risultato finale di questa sfida salvezza ha infatti inciso in maniera determinante a favore del team di Regno il suo numero uno, il giovane Edoardo Domanico. Il portiere manfredo è stato capace di parare un calcio di rigore a Polesel a metà ripresa nonchè è stato decisivo su una punizione dello stesso Polesel, e nei minuti di recupero su un colpo di testa di Arrieta. Punto guadagnato insomma dal Faenza e vittoria persa per i padroni di casa, incapaci per tutto l’arco dell’incontro di concretizzare quella superiorità territoriale apparsa limpida sin dai primi minuti. Il tema del match è stato infatti, come da copione, Mestre avanti all’arma bianca privo come al solito quest’anno dei suoi attaccanti e con l’ex stopper Arrieta inventato come punta a sostegno dello sterile Barban, mentre il Faenza racchiuso nella sua metà campo a cercare di rimessa di pungere l’inoperoso Barasso. In un quadro come questo e con di fronte i due peggiori attacchi del girone, a rimetterci è stato così lo spettacolo che è stato vittima di una gara confusa, scarsa di emozioni e pesantina da sostenere per tutti ed in particolare per i tifosi mestrini che sia durante l’intervallo che a fine gara non hanno fatto mancare il loro segnale di disapprovazione nei confronti della società. Poche anche le note di cronaca soprattutto nel primo tempo dove ci sono da registrare solo un tiro cross al 5’ di Nonis ed un paio di conclusioni pericolose del Mestre partite dai piedi di Polesel come al 26’. Il centrocampista veneto su punizione dalla sua “mattonella” dal limite fa volare verso l’incrocio Domanico, Negli spogliatoi torna evidentemente più sereno Regno del suo collega Galderisi che infatti comincia la ripresa cercando di dare, più spinta al suo Mestre inserendo il croato Biskup per Pallanch con l’obiettivo di dare più spinta al gioco sulle fasce. Malgrado questa mossa la prima occasione da registrare è faentina con un contropiede condotto da Floccari che al 54’ serve Nonis che però spreca. Dal 60’ in poi il Faenza sparisce e sale in cattedra il Mestre che soprattutto sulla fascia sinistra si rende pericoloso. Al 64’ una mischia in area ospite non riesce a trovare mai un piede mestrino pronto per la deviazione a rete, mentre al 65’ un tiro di Scantamburlo sfugge dalle mani del portiere ospite per l’irruzione di Barban steso poi dallo stesso Domanico. Rigore che però Polesel calcia debole, per il conseguente intervento decisivo del numero uno faentino che rimedia così al suo errore precedente. Al 72’ una buona azione di rimessa condotta da Conficconi per un pelo non sortisce il gol mentre cinque minuti dopo, lo stesso centrocampista ospite viene espulso per un fallo da tergo su Grillo. Nemmeno in superiorità numerica il Mestre trova il gol, ci pensa sempre Domanico a salvare il risultato al 92’ mettendo in corner un colpo di testa di Arrieta da centro area. Il Faenza può ritenersi soddisfatto.
Paolo Lazzaro