Faenzanet@yahoo.it - SPECIALE PIANO SOSTA A FAENZA - 25-01-2013 20:37

SPECIALE PIANO SOSTA


REDAZIONALE
LE BARRICATE SULLE REGOLE DEI REFERENDUM

Brutta cosa la politica, davvero capace di trasformare le persone con quel pizzico di potere che porta un senso di onnipotenza in chi -pro tempore- lo detiene.
Ciò che avviene in questi giorni a Faenza è surreale.
L’Amministrazione ha deciso di imporre un nuovo Piano Sosta; scelta ovviamente legittima, così come è altrettanto legittimo che un gruppo di cittadini, giorno dopo giorno sempre più numeroso, non sia d’accordo con il proprio Sindaco e desideri che l’intera città si esprima su un progetto che stravolgerebbe le abitudini (e le tasche) di chi in centro vive, lavora, studia, fa acquisti o anche semplicemente va a fare un giretto. Venne così chiesto in estate di fare un referendum cittadino così come lo Statuto comunale espressamente prevede.

E qui scatta il paradosso della politica.
Non occorre la memoria di un elefante per ricordarsi appena 3 anni fa un giovane dirigente bancario che voleva partecipare alle primarie di centrosinistra sostenuto da un gruppo di innovatori faentini. L’apparato che guidava la città non voleva assolutamente che si potesse mettere in discussione la propria intangibilità nelle determinazioni su Faenza tra cui, nel caso specifico, la scelta del candidato sindaco.
E per provare a sgambettarlo la casta fece una ‘porcata’, contrastando non l’avversario con la ragione e le idee, ma bensì provò a fermarlo fissando regole assurde per non ammetterlo alla competizione.

Ma lui si oppose.
Scrisse una famosa lettera pubblica il cui incipit, a proposito delle primarie, chiedeva “
Servono forse a far credere ai cittadini che esista una democrazia, in realtà falsa, visto che si fa il contrario di quanto previsto dallo Statuto?

Questa domanda di Giovanni Malpezzi cittadino, va ora rivolta a Giovanni Malpezzi sindaco.
Come può una persona che subì dal potere simili meschinità ora che è transitato dall’altra parte, scendere ad identiche bassezze, formulando regole assurde affinchè la città che amministra non si possa esprimere su un suo progetto?

Tutta la città fece quadrato per aiutare e soccorrere Giovanni Malpezzi -questo sito in prima linea- durante la sua difesa della democrazia durante le primarie. Ma davvero la politica ha poi trasformato a tal punto una persona facendolo diventare un "paladino del cavillo" pur di non sentire il parere di una città che lo ha davvero amato?

No, non possiamo davvero credere che sia diventato questo Giovanni Malpezzi e siamo invece sicuri che lunedì sera in Consiglio Comunale tornerà ad essere la persona sana e genuina delle origini: sarà lui il primo non solo a smettere di fare le barricate, ma anzi chiederà alla sua maggioranza di indire autonomamente il referendum, lasciando che Faenza e i faentini decidano liberamente sulle sorti del proprio Centro Storico.

FaenzaNet


Il Comitato per il No al Piano Sosta ci racconta le prime verità

Il Comitato per il No al Piano Sosta dopo nemmeno una settimana di vita si è messo subito all'opera. Intanto ha aperto un INTERESSANTISSIMO BLOG (nopianososta.blogspot.it) ed un account twitter (@ nopianosostafae).

Nel sito i promotori sono partiti subito con un'indagine e spunti molto attenti, veramente da leggere in un fiato, coi quali demoliscono pietra su pietra lo studio che ha condotto al Piano Sosta. Ad esempio segnalano come i dati assunti dal Comune siano intanto decisamente incompleti poichè:
- raccolti senza considerare il sabato (che invece causa mercato è il giorno più trafficato)
- raccolti durante le giornate a traffico limitato e quindi con un parco auto ridotto
- non tiene conto di chi ha in affitto un garage o un posto auto e che se dovrà pagare un balzello al comune per parcheggiare in centro, disdirrà la locazione e aumenterà il numero delle auto in sosta.
Poi dimostrano come, dati alla mano, per chi paga non c'è la minima certezza in più rispetto ad ora di trovare parcheggio vicino a casa, anzi sono proprio i numeri raccolti a testimoniare che saranno in molti che dovranno parcheggiare fuori dal Centro. Ci dicono poi che in media ogni posto auto frutterà 470 euro e di questi ben il 30% andranno alla ditta che vince l'appalto per i parcometri.

Il finale è ben riassunto in questa loro considerazione: "E' chiaro che il Comune ha una insaziabile fame di soldi e non gli basta l'IMU che busserà a giorni alle porte di molti cittadini. In un periodo storico in cui la crisi morde e incide su tutti i bilanci familiari, sceglie la strada più semplice, cioè tassare ulteriormente i cittadini, invece di comportarsi come le aziende che in questo periodo cercano di diminuire i costi e aumentare la produttività."


Piano Sosta, costituito il Comitato per il Referendum

Ieri sera sala delle Associazioni davvero piena di faentini arrabbiati contro il progetto dell'amministrazine cittadina di istituire un nuovo piano sosta, una sorta di moderna gabella per chi vuole parcheggiare in centro storico. Nel corso della serata è stato formato il Comitato per il Referendum costituito da 11 persone, commercianti e residenti in centro, nessun politico. A presiederlo è stato eletto Francesco Bagnoli -residente- che ha conquistato la platea con le proprie argomentazioni; oltre a lui altri 10 faentini tra cui notissimi commercianti (Maggiorino Bigini, Maria Rosa Melandri, Andrea Burini, Alessandro Fiori, Arianna Cicognani, ecc.).

Primo atto del Comitato sarà una richiesta di incontro con Sindaco, poi presenza al Consiglio Comunale del 17 dicembre dove dovrebbe essere discussa una mozione che richiede l'immediato stop di tutti gli atti amministrativi legati al Piano Sosta fino allo svolgimento del Referendum, soprattutto sospensione del bando di gara per l'appalto dei costosissimi meccanismi di pagamento della sosta.

Insomma parte una interessantissima sfida dalla società civile al Piano Sosta, progetto che ucciderebbe il Centro Storico esattamente come già accaduto a Forlì ed Imola.

Seguiremo passo passo ogni novità in tal senso e vi terremo informati.
Stay tuned!


"Facciamo il referendum sul piano sosta insieme alle Politiche"
Sensata proposta di Gilberto Bucci

REFERENDUM: LA GIUNTA E LE SUE PAURE - Al termine della combattuta riunione di commissione consiliare 1^ di mercoledì 12.12.2012, esprimo tutto il mio rammarico e il mio disappunto per la straordinaria arroganza, figlia della paura che questa Amministrazione e la sua maggioranza hanno dell'espressione referendaria. Oltre ad un quorum altissimo (circa il 30%) che la maggioranza vuole imporre per un referendum - si badi bene - esclusivamente consultivo è arrivata, inaspettata e credo inusitata, la proposta di non scrutinare le schede nell'eventualità che non si raggiunga questo quorum altissimo. A volte la paura del libero giudizio dei cittadini può giocare brutti scherzi: io considero illegittimo ed offensivo per i cittadini elettori se il parere di 13/14.000 cittadini non viene neanche preso in considerazione perché le schede non vengono aperte. Non sta a me dare lezioni di democrazia a nessuno, ma ritengo che questo emendamento sia figlio di una cultura veterocomunista inaspettata da un “prode renziano” come Malpezzi, alfiere a suo dire del rinnovamento e della partecipazione. La battaglia proseguirà in Consiglio Comunale per dare voce ai cittadini che hanno tutto il loro diritto di esprimere il loro dissenso verso i provvedimenti presi dall'Amministrazione Comunale, oggi il piano sosta, domani può essere qualsiasi altro. Questa Amministrazione tenta di annullare l'istituto referendario in quanto debole ed insicura delle proprie scelto ed io pubblicamente li sfido, come da statuto (art. 36 - comma 3), a promulgare direttamente dal Consiglio Comunale il referendum sul piano sosta, da tenersi in concomitanza con le elezioni politiche prossime, considerato che ciò è possibile e previsto dalla legge. Questa Amministrazione sta costruendo l'ennesima figuraccia nei confronti dei cittadini dopo le varie disavventure avute nelle nomine negli enti, solo per citare gli episodi più recenti. Oggi non è tanto una battaglia riferita esclusivamente al piano sosta, è una battaglia per i diritti alla libera espressione che qualcuno artatamente vuole negare.
Gilberto Bucci - Capogruppo Consiliare “La tua Faenza-UDC”


Sul regolamento per il referendum la 'casta' fa quadrato
PD e Insieme per Cambiare terrorizzati dall'esito di un referendum sul Piano Sosta

In Commissione 1^ che deve decidere sul regolamento del referendum sul Piano Sosta, barricate del Pd e Insieme per Cambiare che con emendamenti per lo svolgimento delle consultazioni, blindano ancora di più' il testo in modo da non poter svolgere il referendum consultivo sul Piano Sosta. Raffaella Ridolfi: "Sintomo indiscutibile di una maggioranza terrorizzata dal poter perdere un referendum sul piano sosta". NON vogliono assolutamente che la città si esprima sull'ennesima gabella.

Ieri sera in Comune clamoroso evento mai successo: quasi tutti i membri della Commissione 1^, sia di maggioranza che di opposizione, hanno abbandonato l'aula quando si è presentato il Sindaco in persona imponendo nuovi emendamenti con cui non solo riuscirebbe di fatto a non far svolgere il referendum sul proprio contestatissimo progetto, ma addirittura renderebbe impraticabile la forma stessa del referendum. Ragioni improponibili giacchè si tratterebbe di un referendum consultivo.

 

 


La "porcata" del Regolamento
Con ogni mezzo NON vogliono ascoltare il parere dei faentini

E' vergognoso il modo con cui utilizzando ogni mezzo, l'amministrazione comunale tenta davvero di "tirare dritto" col piano sosta sulla testa dei faentini. Come si legge oggi sul quotidiano "La Voce", la bozza del Regolamento presentato dai funzionari dell'AC renderebbe di fatto irrealizzabile un referendum con cui ascoltare i cittadini sul tema. Questo perchè l'art.1 della bozza prevederebbe: "Può essere proposto referendum consultivo su materie di interesse generale per la comunità locale, inerenti le scelte dell'amministrazione che riguardano la vita della città e il suo sviluppo, anche in relazione a procedimenti amministrativi in corso che non siano conclusi con atti esecutivi alla data di presentazione dell'istanza." Siccome la Giunta ha già reso esecutivo il Piano -che però deve ancora diventare del tutto operativo tanto che nemmeno gli appalti sono stati assegnati- non sarebbe più lecito ascoltare i cittadini. Una furbata insomma per non ascoltare il vostro parere e farvi liberamente decidere se volete o no il piano sosta.
Tra l'altro tale aspetto è assurdo oltre che in linea di principio anche nella pratica: si potrebbe votare solo su progetti ed idee che il Comune pensa di attuare, e non invece su norme e disposizioni concrete. Pensate che le disposizioni pratiche sul piano sosta (quanto esattamente si spende, che valenza hanno per i residenti gli abbonamenti e così via) sono state decise negli ultimissimi giorni. Si dovrebbe insomma poter votare solo su fuffa, idee e pensieri. Noi invece vogliamo decidere su aspetti e fatti veri, su ciò che riguarda la nostra città.

Insomma la Casta sta facendo davvero le barricate per difendere la gabella con cui vuole asfissiare il centro storico.
E' accettabile questo? E' così improponibile l'idea di sentire il parere dei faentini su un tema che avrà forti ripercussioni sulla vita della città per i prossimi lustri?



Presentato il regolamento, ora il voto in commissione

Ed oggi stesso ci ha scritto il Presedente del Consiglio Comunale per segnalare che già nella serata di ieri è stato concluso il lavoro dei funzionari comunali con la consegna della bozza di regolamento. Ora discussione in commissione, poi voto in consiglio.
"Spett.le Redazione,sono a comunicarVi che ieri sera, 13 novembre 2012, nel corso della riunione della I^ Commissione del Consiglio Comunale, presieduta dal consigliere Alessio Grillini e composta da consiglieri comunali di tutti i gruppi politici, è stata consegnata la proposta dei tecnici comunali sul regolamento del referendum consultivo.
La scadenza per il deposito della proposta stessa (che era, come da me richiesto, il 15 novembre 2012) è stata dunque rispettata dai funzionari comunali. Adesso è compito dei consiglieri comunali componenti la I^ commissione, discutere ed elaborare il testo loro consegnato per sottoporlo, come ultimo passaggio, alla votazione del Consiglio Comunale.
Ringraziando per l'attenzione, si inviano distinti saluti. Avv. Luca de Tollis - Presidente Consiglio Comunale"
Il 28 novembre è in programma la riunione della Commissione ed è auspicabile che su questo documento -prettamente tecnico- deliberasse nella medesima seduta onde non far trascorrere ulteriore tempo.

Composizione della 1^ Commissione "Affari Generali" (nelle foto, nell'ordine)
Presidente: GRILLINI Alessio - Vice Presidente: RONTINI Manuela - Membri: BUCCI Gilberto - PIRODDI Domizio - BERDONDINI Claudia - MONTI Mauro - MONTANARI Maurizio


Piano sosta, entro domani il regolamento per il referendum

Scade domani, giovedì 15 novembre, il termine che il presidente del Consiglio Comunale De Tollis ha assegnato ai "tecnici" per la presentazione del regolamento relativo allo svolgimento dei referendum comunali, secondo quianto comunicato nell'aposita commissione. Le questioni da regolamentare riguardano quorum, partecipazione, modalità di presentazione.
Già dal successivo consiglio comunale potrà essere discusso e finalmente approvato quel regolamento che già da anni avrebbe dovuto essere redatto così come previsto dallo Statuto manfredo.
Immediatamente dopo partiranno la costituzione dei comitato/i per lo svolgimento del referendum sul "Piano Sosta" nonchè la raccolta delle 2800 firme necessarie perchè i faentini possano decidere se mettere in atto od accantonare il progetto: prime verifiche e sondaggi on line fanno prevedere una larga bocciatura del Piano Sosta ed annesse gabelle cui sarebbero soggetti i faentini.



Presentato il regolamento, ora il voto in commissione

Ed oggi stesso ci ha scritto il Presedente del Consiglio Comunale per segnalare che già nella serata di ieri è stato concluso il lavoro dei funzionari comunali con la consegna della bozza di regolamento. Ora discussione in commissione, poi voto in consiglio.
"Spett.le Redazione,sono a comunicarVi che ieri sera, 13 novembre 2012, nel corso della riunione della I^ Commissione del Consiglio Comunale, presieduta dal consigliere Alessio Grillini e composta da consiglieri comunali di tutti i gruppi politici, è stata consegnata la proposta dei tecnici comunali sul regolamento del referendum consultivo.
La scadenza per il deposito della proposta stessa (che era, come da me richiesto, il 15 novembre 2012) è stata dunque rispettata dai funzionari comunali. Adesso è compito dei consiglieri comunali componenti la I^ commissione, discutere ed elaborare il testo loro consegnato per sottoporlo, come ultimo passaggio, alla votazione del Consiglio Comunale.
Ringraziando per l'attenzione, si inviano distinti saluti. Avv. Luca de Tollis - Presidente Consiglio Comunale"

Il 28 novembre è in programma la riunione della Commissione ed è auspicabile che su questo documento -prettamente tecnico- deliberasse nella medesima seduta onde non far trascorrere ulteriore tempo.

Composizione della 1^ Commissione "Affari Generali" (nelle foto, nell'ordine)
Presidente: GRILLINI Alessio - Vice Presidente: RONTINI Manuela - Membri: BUCCI Gilberto - PIRODDI Domizio - BERDONDINI Claudia - MONTI Mauro - MONTANARI Maurizio


Piano sosta, entro domani il regolamento per il referendum

Scade domani, giovedì 15 novembre, il termine che il presidente del Consiglio Comunale De Tollis ha assegnato ai "tecnici" per la presentazione del regolamento relativo allo svolgimento dei referendum comunali, secondo quianto comunicato nell'aposita commissione. Le questioni da regolamentare riguardano quorum, partecipazione, modalità di presentazione.
Già dal successivo consiglio comunale potrà essere discusso e finalmente approvato quel regolamento che già da anni avrebbe dovuto essere redatto così come previsto dallo Statuto manfredo.
Immediatamente dopo partiranno la costituzione dei comitato/i per lo svolgimento del referendum sul "Piano Sosta" nonchè la raccolta delle 2800 firme necessarie perchè i faentini possano decidere se mettere in atto od accantonare il progetto: prime verifiche e sondaggi on line fanno prevedere una larga bocciatura del Piano Sosta ed annesse gabelle cui sarebbero soggetti i faentini.


A Modena sonora bocciatura del Piano Sosta
Nel capoluogo emiliano da agosto in vigore un piano sostanzialmente identico al nostro: solo lamentele

A fare da cavie al Piano Sosta di Faenza sono i cittadini modenesi: nella città emiliana è stato redatto un piano sostanzialmente identico a quello faentino con tutto il centro storico a pagamento sia per residenti che per chi ci lavora od entra per acquisti. Da agosto è in vigore e da allora le lamentele sono totali; i commercianti hanno dovuto verificare sui propri conti cali a due cifre dei fatturati, ben superiori a quelli riscontrati dai loro colleghi che NON sono all'interno dell'area blu. Chi abita in centro è costretto a pagare un "canone" per parcheggiare, ma paradossalmente ha più difficoltà di prima a trovare un posto vicino a casa. In pratica solo costi, danni per molti e benefici per pochi.
E da qualche giorno il malcontento è evidenziato da un sondaggio de 'Il Resto del Carlino': sul proprio sito sta chiedendo un parere sulla novità ai cittadini ed il risultato è eclatante. L'80% dei modenesi condanna il piano bocciandolo sonoramente. E parliamo di gente che già lo ha sperimentato sul proprio portafoglio.

Non è forse il caso che Sindaco ed assessore Zivieri valutino un po' meglio i propri intendimenti alla luce delle tante considerazioni che giungono da tutte le parti?


La Giunta non molla, sul Piano Sosta tira diritto
L'unica speranza sembra essere rimasto il referendum per stoppare il discutibile progetto

In risposta ad un'interpellanza, l'Assessore Germano Savorani ha ieri ribadito con molta decisione -nero su bianco- che "questa Amministrazione è fortemente impegnata a darvi corso, nella convinzione che si tratti di un importante strumento per migliorare l'accessibilità del centro storico, anche a beneficio dei commercianti ivi insediati".Quindi in pratica -sunto di Savorani- cari commercianti del centro storico che non volete il Piano Sosta non avete capito nulla, avrete solo benefici dal progetto!!!

P.S. "Assessore" si scriverebbe con 4 esse...



Il Consiglio non vuole che i faentini si esprimano,
mozione referendaria sul Piano Sosta bocciata
Ora però la Berdondini potrebbe ottenerlo scendendo in piazza a raccogliere 2.800 firme

Appellandosi anche a presunte problematiche tecniche la mozione è stata respinta dal consiglio comunale che evidentemente non ne vuole sapere di un atto di democrazia diretta. Ora però potrebbe scattare la raccolta di firme in virtù di quanto espressamente previsto nello Statuto di Faenza, all'art.36 "L’iniziativa del referendum può essere presa dal consiglio comunale con deliberazione approvata a maggioranza dei consiglieri assegnati o dal comitato promotore del referendum mediante presentazione di almeno duemilaottocento firme autenticate nelle forme di legge."


Lunedì sera il Consiglio Comunale decide sulla mozione riguardante il Referendum per il Piano Sosta
Piano sosta, si vuole questo anche a Faenza?
A Milano l'Area C ha causato danni ingentissimi (e chiusure) tra i commercianti della zona a pagamento


La Voce rivela chi è veramente che spinge a fondo per tassare tutte le auto che vengono in Centro Storico
"Il Sindaco il più accanito sponsor del Piano Sosta"

L'articolo de "La Voce" del 25 luglio ci rivela chi sarebbe il vero padre del Piano Sosta, colui che spinge in ogni modo per metterlo in atto. Scrive il giornalista Francesco Zucchini: "Abbiamo scoperto, increduli, che il sindaco è il più accanito sponsor del progetto per mettere a pagamento la sosta in tutto il centro storico". Si comprendono quindi meglio, ad esempio, le parole della consigliere Berdondini: la professoressa con stile 'scolastico' ha parlato di "debito formativo" per il primo cittadino che dovrebbe ripensare all'opportunità di mettere in atto un piano che non era nel programma di governo e che per di più a Faenza solo una piccolissima minoranza tollera. Si comprendono meglio anche le parole della Zivieri che parlava di "scempio" riferendosi ad un Piano di cui quindi la paternità non era sua ma sarebbe soltanto e tutta del primo cittadino.

Quanto mai azzeccata quindi una vignetta che creammo l'estate scorsa per sintetizzare. In pratica il piano ha il solo scopo di fare cassa; il problema è che le tasche dei faentini non possono ora sopportare un'altro balzello.
Sindaco quindi 'rimandato a settembre'. Fra poco più di un mese vedremo se prevarrà il buon senso -come ad oggi è quasi sempre stato- oppure se deciderà di "tirare diritto". In quel caso con ogni probabilità si ricorrerà (prima volta da quando lo Statuto comunale faentino è stato scritto) allo strumento maestro della democrazia diretta: il Referendum cittadino.


"Piano Sosta, decideranno i faentini"

La professoressa Berdondini annuncia: "Voglio che il Sindaco si attenga al programma e alle promnesse fatte ai cittadini"

A Faenza, qualora l'Amministrazione Comunale continui nell'intenzione di attuare il Piano Sosta nonostante il periodo di fortissima crisi economica che la città attraversa, saranno consultati i cittadini: è ciò che promette la professoressa Claudia Berdondini, consigliere comunale capogruppo IdV, che ha annunciato oggi la presentazione di una mozione in consiglio comunale affinchè si tenga il referendum consultivo attraverso il quale i cittadini decideranno se mettere in atto questa rivoluzione della sosta oppure se lasciare le cose esattamente come sono adesso. E qualora il consiglio respingesse questa richiesta inizierà a raccogliere le firme (ne servono da Statuto 2.800) dei cittadini perchè siano poi ufficialmente consultati nel primo referendum mai tenuto a Faenza sui fatti della città.
Lunedì sera se ne discute in consiglio, sarà una seduta molto importante per il proseguio del progetto sulla sosta a pagamento.


Per il momento ritirata la mozione per il referendum sul Piano Sosta

La consigliere Berdondini ha ritirato ("per il momento") la propria mozione con cui richiede di far svolgere un referendum consultivo sul Piano Sosta. L'obiettivo dichiarato in Consiglio Comunale è quello di dare tempo al Sindaco di correggere la situazione e, in caso il progetto dovesse proseguire immutato il proprio iter, a settembre sarebbe ripresentato..


Clamorose rivelazioni di Silvia Bandini sul piano sosta
La Zivieri definiva uno "scempio" il progetto. E nessun vantaggio per i cittadini

Nel suo blog Silvia Bandini espone clamore rivelazioni sul piano sosta che stasera dovrà essere ratificato dal consiglio comunale. Racconta infatti come l'Assessore Zivieri avesse dichiarato "davanti agli iscritti e ai tesserati aveva ribadito che mai tale “scempio” sarebbe avvenuto, altrimenti si sarebbe dimessa." Insomma il Piano Sosta è come la riforma elettorale di Calderoli: il ministro leghista definì il suo lavoro 'una porcata', qua a Faenza l'esponente di Giunta parlava di 'scempio'.
Ed interviene anche sull'espulsione della Berdondini: " Una nota finale per salutare amabilmente l'IdV provinciale e regionale, che del gioco del dare e togliere tessere è sempre stata maestra (io stessa ne so qualcosa); mi piace poi ricordare a tutti che, in una democrazia rappresentativa, sono gli eletti a rappresentare gli elettori , non gli assessori o le gerarchie di partito. Fatevene una ragione.". Vale quindi la pena ricordare l'elenco degli eletti in seno all'IdV alle ultime elezioni, dato che è ovvio che a rappresentare una città dev'essere chi ottiene il mandato da cittadini e non certo chi si arroga diritti di nomina.

Leggi le rivalazioni della ex-consigliere dimessasi

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Stasera in consiglio la mozione sul referendum:
lasceranno decidere ai faentini?
Ecco quello che potrebbe essere il compromesso: un referendum consultivo

Stasera verrà discussa la mozione presentata da Claudia Berdondini riguardo allo svolgimento di un referendum consultivo riguardante il piano sosta. A lato (ingrandibile cliccandoci sopra) il testo dell'atto.
Sarebbe la cosa più corretta e di buon senso: si tratta di un progetto destinato a rivoluzionare la città. Se non lo si vuole rimandare allora che si senta almeno se i cittadini lo vogliono. Se stasera la maggioranza sarà favorevole saranno i cittadini a decidere.

Se invece la mozione non passa in Consiglio per il rferendum rimane solo la strada delle firme. Ne servono 2.800 (così dice lo Statuto articolo 36 ) per avviare la consultazione, una quantità molto alta ma non irraggiugibile dato la popolarità che l'argomento ha suscitato in città nonostante siamo in piena estate.


Una medaglia al petto le motivazioni dell'espulsione
IdV a pezzi:
vogliono cacciare anche la Berdondini
Le gerarchie del partito vogliono la testa della nuova consigliere

Non c'è pace per l'IdV con lo scontro che continua tra eletti e rappresentanti. L'ultimo tassello è la notizia che la professoressa Claudia Berdondini starebbe per essere espulsa dal partito su richiesta del direttivo provinciale. Un IdV a cocci con da una parte le gerarchie del partito (Gabriele Rossi, Davide Zagonara e Claudia Zivieri) e dall'altra gli eletti (Silvia Bandini e Claudia Berdondini)

E sono le motivazioni addotte per giustificare la richiesta di esplusione che sono una vera e propria medaglia che la professoressa Berdondini può affiggersi al petto: "la suddetta intende seguire una linea di azione personalistica non rispettosa delle scelte del partito nelle cui liste si è candidata".
Avete letto bene, è scritto nero su bianco che la vogliono cacciare perchè non rispetta 'le scelte del partito'. Quindi o fai quello che ti viene detto o altrimenti via, a casa: esattamente quello che sosteneva anche l'ex consigliere comunale Bandini nello scagliarsi contro il suo partito quando voleva una poltrona di amministratore delegato per il proprio portavoce locale.

Siamo davvero a cose dell'altro mondo. Nel mezzo i faentini, che devono subire le volontà di pochi rinchiusi nelle stanzette dei partiti.


Per i negozi del Centro Storico potrebbe essere il colpo di grazia

Così come Faenzanet ha platealmente preso le parti di chi non vuole -quantomeno ora- l'avvio del progetto, il Resto del Carlino sul 'Piano Sosta' ha legittimamente assunto invece una posizione diametralmente opposta, appoggiando totalmente l'idea di mettere tutto il centro storico con parcheggi a pagamento.
In una 'conversazione' apparsa sabato sul quotidiano, da una parte si invita il Consiglio a "tirare diritto" e dall'altra si mette in dubbio che vi possa essere un calo di vendite per i commercianti.
Su quest'ultimo aspetto ci permettiamo onestamente di avere qualche dubbio in meno, verificando come sostanzialmente SEMPRE ad una limitazione, più o meno netta, all'uso dell'auto consegua linearmente una diminuzione del fatturato degli esercizi commerciali. La rete è piena di esempi in tal senso, vedasi tra tutti il traffico a MIlano crollato fino al 60% in recenti giornate di limitazioni dettate dal sindaco Pisapia, oppure a Ravenna con Sirio; ci sono anche esempi simpatici, come ad Ovada dove una limitazione del traffico oltre al solito calo di vendite avrebbe causato anche una riduzione dei fedeli alla messa prefestiva....
E un'ulteriore riduzione del fatturato in questo momento tremendo dell'economia nazionale molti commercianti faentini sicuramente non possono reggerlo.
L'Amministrazione Comunale faentina si è spesa tanto e BENE per le dipendenti dell'Omsa: perchè ora vuol mettere sul piatto un provvedimento che rischia invece di far fare una brutta fine (evitata per tante operaie) a molti operatori del commercio in Centro Storico?


Lunedì sera il consiglio decide: rimanderanno?

Lunedì sera è previsto il consiglio comunale che dovrà dare sostanzialmente il via al Piano Sosta. La città si esprime coralmente con un NO lanciato a larghissima maggioranza, vuoi per i problemi che creerebbe ai commercianti del centro storico, vuoi per la nuova imposta che si abbatterebbe specie su chi in centro vive o lavora.

Ciò che è incredibile è che il nostro sondaggio ci dice come il 75% dei faentini sia contrario: ma in Consiglio Comunale la maggioranza di 18 membri (a parte la professoressa Berdondini, come scritto più sotto) viene evidentemente da un altro "pianeta statistico". Dovremmo infatti rilevare che almeno una dozzina di consiglieri siano perlomeno dubbiosi se non contrari, ma invece rischiamo di trovarci con 17 voti a favore del "Piano Sosta". Questa assurdità statistica ha solo 2 plausibili spiegazioni:
a) quelli che richiedono di posticipare a tempi migliori il progetto -i tre quarti dei faentini- non capiscono evidentemente nulla e solo i consiglieri comunali hanno compreso i benefici che deriveranno da questa novità.
b) i consiglieri di maggioranza votano non in base alle proprie idee e pensieri, ma SEMPRE E SOLO in base alle indicazioni che arrivano loro dai rispettivi partiti: la Giunta ha scelto e i partiti lunedì ratificano.

Noi speriamo sempre di assistere ad un ripensamento. Si verifichi il parere dei faentini con un referendum consultivo e in base a quello si scelga. Oppure almeno si prenda atto del momento di profondissima crisi che anche Faenza sta attraversando e si rimandi il progetto.


Il Pdl chiede di rimandare tutto

Ecco il comunicato del PDL, sotto il titolo de 'il Giornale' del 20/7 che si potrebbe adattare all'istituzione del Piano Sosta, nuova gabella faentina
"In questi giorni l'assessore del Comune di Faenza Zivieri ha dichiarato che mancano parte degli incassi previsti dal gettito IMU, in quanto evidentemente si prevedeva di mettere a bilancio maggiori entrate che non ci sono state e che si prevedono nuovi tagli e/o tasse! A parte tutte le considerazioni ci chiediamo se non ci sono soldi in cassa ma perché spendere quasi 500.000 euro per avviare il nuovo piano sosta del Comune di Faenza! Magari si destini questa cifra ad asfaltare le strade, chiudere le buche, e ad una migliore segnaletica e sicurezza stradale. Non è il momento di fare spese improduttive, che produrranno un incasso e copertura nel lungo periodo, e che, per contro, metteranno in ginocchio il centro città e colpiranno le tasche dei cittadini. Quindi si consideri il periodo di forte crisi, consumi in calo, i prossimi giovedì di blocco traffico, le migliaia di firme raccolte contro il nuovo piano sosta, le contrarietà delle associazioni di categoria del commercio e dei cittadini, occorre fare un ultimo appello al buon senso del Sindaco e della Giunta del Comune di Faenza, STOP ALL'ATTUAZIONE DEL NUOVO PIANO SOSTA PER ALMENO DUE ANNI! (Alessio Grillini e Francesco Villa, PDL"


Piano sosta, perchè non sentire cosa vogliono i faentini?

Una sacrosanta protesta è quella che è stata messa in atto dai negozianti del centro storico di Faenza i quali non vogliono assolutamente sia avviato il "Piano Sosta" proposto dalla Giunta Municipale. Il rendere il parcheggio a pagamento in tutta l'area entro le mura porterà un calo certo degli incassi per le attività ivi operanti, nonchè un'ulteriore nuova tassa per chi in centro abita. E la neo consigliere di maggioranza Claudia Berdondini, pur andando parzialmente contro la posizione del proprio partito IdV, chiede di operare un referendum consultivo che però il Sindaco non vuole far tenere.
E' così scandaloso per i politici sentire il parere dei propri cittadini ?

Faenzanet fece un sondaggio nell'agosto scorso, quando il piano era ancora un progetto e non un'incombente realtà come ora diventerà. I faentini risposero con una percentuale "bulgara": il 75% non voleva il piano sosta.

VOTA IL SONDAGGIO SUL PIANO SOSTA ---->

E ricordiamoci che il sondaggio fu fatto 11 mesi fa, quando ancora c'era Berlusconi premier, la crisi non era conclamata come adesso e le nuove tasse di Monti non erano nemmeno tra gli incubi notturni.

Nonostante questo il progetto Piano Sosta a Faenza è andato avanti e la Giunta cocciutamente vuole metterlo in atto, nonostante DA TUTTE LE PARTI A FAENZA arrivino invocazioni quantomeno a rimandare almeno di qualche anno questa innovazione.

L'Amministrazione, per dare una parvenza di condivisione al progetto, parla di progetto "dibattuto" nei quartieri e con i cittadini. Questa affermazione non è vera, al massimo si potrà dire che il progetto è stato 'spiegato' ai cittadini, ma se si fosse veramente dibattuto tutto il piano sarebbe stato immediatamente abortito.

In Consiglio Comunale siamo poi al paradosso. E' entrata come Consigliere Comunale la professoressa Claudia Berdondini (diremmo l'unica della maggioranza abituata ad agire e pensare con la propria testa e non secondo i diktat del partito) la quale ha detto una cosa lapalissiana: "Il Piano Sosta NON era nel programma elettorale, facciamo un referendum per sentire se i faentini lo vogliono" Pensate che mentre la Berdondini fa questa affermazione di buon senso, l'Italia dei Valori (DA RAVENNA !!!) testimonia invece pieno appoggio al progetto, esempio clamoroso di come la vita dei cittadini si giochi non sul territorio ma nelle stanze dei partiti.

Viene quindi da chiedersi perchè non si voglia ascoltare il pensiero dei faentini. Questo Piano Sosta è nei fatti una mezza rivoluzione; si faccia un referendum consultivo per sentire cosa davvero vogliono i cittadini!

 

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